Sul tema del progetto dello Skymetro e sulla viabilità della Val Bisagno si esprime la consigliera comunale di Azione capogruppo di Gruppo Misto Cristina Lodi, che sulla questione ha ricevuto nei giorni scorsi la risposta a un accesso agli atti sulla parte economica del progetto. «Sicuramente la media Val Bisagno da anni è in ginocchio e ha bisogno di un progetto che renda il trasporto più veloce e agile – afferma Lodi – ma quello relativo allo Skymetro esprime forti criticità sia dal punto di vista ambientale, come mette in evidenza il parere del Ministero verso il Bisagno e l’efficienza degli scolmatori, sia dal punto di vista strategico.
Dopo una mia richiesta di accesso agli atti, andata oltre il limite e per la quale mi stavo rivolgendo al prefetto, ho ricevuto finalmente i dati che indicano ancora una volta gli impatti negativi sul trasporto sulla sponda interna che avrebbe questo progetto sul territorio della Val Bisagno. Da quanto emerge, sembrerebbe che con l’attivazione dello Skymetro ci sia una riduzione degli autobus di oltre il 50%; rispetto a una media di corse giornaliere attuali in Val Bisagno di circa 550, il taglio sembra essere di circa 300 corse. Questo avrebbe un evidente impatto per chi abita lontano dalle (poche) stazioni previste dal progetto e per le attività commerciali.
Credo che la forza del trasporto pubblico stia nelle prevedibilità dei tempi, nella frequenza, nella capienza e nell’interscambio. Per le grandi opere non bastano i proclami ma serve competenza e conoscenza del territorio. Implementare e potenziare il trasporto pubblico locale è necessario da anni per la risoluzione dei problemi di viabilità della Val Bisagno, ma le proposte devono essere robuste sia dal punto di vista tecnico, sia per quanto riguarda il servizio alla popolazione, sia dal punto di vista ambientale, vista la delicatezza della zona, a partire dal non abbattere il numero corse dei bus che isolerebbe tutti i quartieri lontani dalle fermate della metropolitana, ma semmai di aumentare l’offerta.
Il trasporto funziona certamente quando è veloce, ma anche quando è prossimo e capillare. La poca capillarità in questo caso metterebbe in difficoltà i cittadini e metterebbe in ginocchio anche il tessuto commerciale locale. Ma di questo, nel grande progetto dello Skymetro, ovviamente non si parla».