I titolari di pensioni basse, che non superano determinati limiti di reddito, potranno ricevere il bonus tredicesima anche nel 2023.
Si tratta di una somma aggiuntiva pari a 154,94 euro, riconosciuta dall’INPS in aggiunta all’importo della tredicesima ordinaria.
Per poterla ricevere i pensionati e le pensionate devono rientrare in specifici limiti reddituali fissati ogni anno, relativi sia alla pensione erogata sia al totale del reddito individuale e coniugale percepito.
Bonus tredicesima 2023: cos’è e a chi spetta la somma aggiuntiva da 154 euro
A dicembre, alcuni pensionati e pensionate riceveranno un bonus aggiuntivo oltre alla tredicesima ordinaria. Si tratta dell’importo dal valore di 154,94 euro riconosciuto in favore dei titolari di trattamenti bassi, che non superano determinate soglie di reddito.
Il bonus non è una novità. La somma aggiuntiva è stata prevista dalla legge finanziaria del 2000, n. 388/2000, e i requisiti per ottenerlo non sono cambiati nel corso degli anni.
L’importo aggiuntivo, ha annunciato l’INPS nel messaggio n. 4050 del 15 novembre, sarà attribuito a oltre 346.000 beneficiari.
Quali sono i requisiti da rispettare per ottenere i 154 euro del bonus tredicesima 2023?
È necessario sottolineare che il bonus non spetta per tutte le tipologie di trattamento pensionistico.
In sintesi, il bonus tredicesima varrà per alcune categorie di pensionati mentre altri saranno esclusi da questa ulteriore integrazione mensile. In sintesi la somma andrà:
- ai titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell’assicurazione generale obbligatoria o delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della stessa (es. trattamento di pensione per i dipendenti civili e militari dello Stato)
- ai titolari di forme pensionistiche obbligatorie gestite dagli enti privatizzati di cui al d. lgs 509/1994.
Per legge sono invece esclusi coloro che incassano trattamenti assistenziali (ad es. trattamento di invalidità civile) e i titolari di pensioni dei dipendenti degli enti creditizi, dei dirigenti d’azienda e di trattamenti non aventi natura di pensione. Tuttavia chi è beneficiario dell’assegno di invalidità civile godrà anche della tredicesima.
L’importo aggiuntivo, pertanto, non spetta, sulle pensioni di vecchiaia in cumulo (cat. 170) a formazione progressiva, fino a quando la prestazione non sia completa di tutte le quote e alle prestazioni non qualificate come pensioni come l’invalidità civile e l’Ape Sociale:
“044 (INVCIV), 077 (PS), 078 (AS), 030 (VOBIS), 031 (IOBIS), 035 (VMP), 036 (IMP), 027 (VOCRED), 028 (VOCOOP), 029 (VOESO), 127 (CRED27), 128 (COOP28), 129 (VESO29), 043 (INDCOM), 094 (limitatamente agli assicurati ed ex dipendenti SPORTASS), 143 (APESOCIAL), 198 (VESO33), 199 (VESO92), 200 (ESPA).”
Sono, inoltre, escluse dalla lavorazione le pensioni:
- supplementari (GP1AF02 = 5);
- detassate per la convenzione sulla doppia imposizione (GP3CDTI (1) = 2);
- con sostituzione Stato o rivalsa Enti locali (GP2BD06N = 108 o 109);
- con pagamento localizzato presso Uffici pagatori delle Strutture territoriali;
- con importo mensile di dicembre 2023 pari a zero;
- eliminate. La quota di importo aggiuntivo eventualmente spettante, rapportata ai mesi di percezione della pensione, dovrà essere corrisposta agli eredi o al titolare della pensione eliminata a cura della Struttura territorialmente competente.
Bonus tredicesima 2023: i limiti di reddito
Per capire se hanno diritto o meno a ricevere il bonus di 154 euro insieme alla tredicesima, i pensionati dovranno considerare sia il limite relativo al reddito individuale che quello coniugale, oltre a considerare il totale della pensione percepita.
Ai fini dei limiti di importo delle pensioni, sottolinea l’INPS, le procedure verificano che il totale complessivo delle pensioni memorizzate sul Casellario centrale dei pensionati non superi il limite previsto per il 2023.
“Nei casi in cui il pensionato sia titolare anche di prestazioni liquidate in regime di convenzione internazionale, per la verifica del limite reddituale è stato considerato anche l’importo del pro-rata estero, in aggiunta all’importo delle pensioni italiane.”
Tali limiti sono stati determinati in base all’indice di perequazione definitivo, pari all’8,1 per cento. Il bonus aggiuntivo sulla tredicesima, pertanto, spetta a chi rispetta i seguenti limiti:
Limite pensione individuale | Limite reddito individuale | Limite reddito coniugale |
---|---|---|
7.538,16 euro | 11.074,83 euro | 22.149,66 euro |
Il bonus tredicesima è di 154,94 euro, tuttavia viene riconosciuto per intero solo a chi percepisce una pensione annua di 7.383,22 euro, che corrisponde a un cedolino mensile di 567,94 euro.
Al superamento di questa soglia di reddito, il bonus si riduce progressivamente fino ad azzerarsi per redditi pari o superiori a 7.538,16 euro.
Per capire quanto spetta basta sottrarre da quest’ultimo importo la propria pensione annua. Ad esempio, se si percepisce una pensione di 7.400 euro annui, il bonus pensione sarà di 138,16 euro.
I limiti di reddito complessivo
Per ottenere il bonus tredicesima però occorre prestare attenzione al fatto che si percepiscano o meno altri redditi, compresi quelli del coniuge. Infatti, in questi casi, il limite di reddito massimo, dato dalla somma di tutti i redditi lordi del pensionato, è di 11.074,83 euro. In aggiunta al limite individuale bisogna rispettare anche il limite di reddito complessivo che risulta dalla somma dei redditi del pensionato con quelli del proprio coniuge o dell’unito civilmente, in questo caso il limite per ottenere il bonus tredicesima è di 22.149,66 euro lordi.
Bonus tredicesima 2023: le date di pagamento con il cedolino di dicembre
Per tutti i pensionati interessati, la comunicazione di dettaglio del pagamento di dicembre 2023 contiene l’indicazione dell’importo aggiuntivo dovuto.
Il bonus, infatti, viene erogato assieme alla tredicesima con il cedolino di dicembre. Per l’anno in corso, secondo il calendario fornito dall’INPS, il pagamento sarà disponibile dal 1° dicembre 2023, sia presso le banche sia presso Poste Italiane.
Al netto della differente data di pagamento, le regole sulla tredicesima sono le stesse tra lavoratori dipendenti e pensionati. Il calcolo si effettua sulla base delle mensilità di pensione erogate nel corso dell’anno.
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