Giugno 2023, in Italia Il tasso di disoccupazione totale scende al 7,4% (-0,2 punti), quello giovanile al 21,3% (-0,4 punti). Il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni cala (-0,3%, pari a -43mila unità) per entrambi i sessi e tra gli over 24, restando sostanzialmente stabile tra i più giovani.
Piccoli numeri che non solo non danno buone speranze, ma al contrario destano la preoccupazione degli esperti.
Il problema principale riguarda i costi, la spesa esorbitante a carico del datore di lavoro, che nonostante gli incassi, troppo spesso guadagna meno di un suo dipendente.
Generalmente, in Italia, il coefficiente con il quale si calcola il costo lordo per dipendente è di circa il 210% della retribuzione netta. Quindi per ogni euro che entra nelle tasche del dipendente l’azienda dovrà spendere 2,10€.
Per parlare in soldoni.
Se un dipendente guadagna 15.000 € di stipendi l’anno, il datore di lavoro dovrà sborsare in totale 46.500 € circa.
Non male.