E’ arrivato il momento, sabato alle 4 del mattino andrà in scena la “recita” Tyson contro Paul. Lo scopo è chiaro, si sta trattando di un passaggio generazionale, la vittoria è scontata, andrà in favore di Paul, l’unica speranza è che non si esageri con la finzione. E’ giusto che il re leone resti sul podio, che possa portare con se il titolo di indiscusso campione dei campioni, che resti il sogno e il ricordo di generazioni intere, che si sono avvicinate al mondo della Boxe, allo sport vero, che si sono allenate in palestra, sognando la gloria. Dall’altra parte la gioventù, fatta di social, dagli influencer, dei Bitcoin. Oggi si combatte a suon di like e di campanelle, tutto è lecito, la comunicazione del futuro, quelli che guardano la televisione sono pochi, così come quelli che si incontrano in piazzetta e giocano con lo stucco e le cannette. Ora ci sono Fortnite e GTA, che ci hanno rovinato i figli, avvicinandoli con le sirene del gioco e del divertimento, rubando loro sogni, speranze, famiglie e fantasia.

Vedremo, ci si augura, che il campione abbia trattato un uscita a testa alta, una fine persa ai punti, per quei benedetti 20 milioni di dollari. Se così fosse ci starebbe e Paul non sarebbe così sciocco da inscenare un umiliazione, al contrario finirebbe con il mettersi contro  mezzo mondo dello sport, ma lui è un comunicatore capace di aggregare.

Nella foto l’ultima messa in scena preparatoria, lo schiaffo di Tyson a Paul, per rendere tutto più credibile, non ci casca nessuno, inutile tentativo.