Michele Placido e Federica Luna Vincenti domenica 17 novembre 2024 saranno ospiti di Circuito al cinema Sivori (salita S. Caterina 54 r., tel. 010 55320564) per presentare il film “Eterno visionario” nelle due proiezioni delle ore 16.00 e delle ore 19.00. Il dibattito alla fine della prima proiezione e il saluto all’inizio della seconda saranno moderati da Francesca Savino del Gruppo Ligure Critici Cinematografico SNCCI. Placido è regista del film sul grande drammaturgo Luigi Pirandello, premio Nobel per la letteratura nel 1934, nonché interprete di Saul Colin, l’agente per i diritti esteri che lo accompagna nel viaggio a Stoccolma. Federica Luna Vincenti nel film interpreta il ruolo di Marta Abba, attrice e musa di Pirandello, ma è anche coautrice delle musiche e produttrice dell’opera, distribuita da 01. Il cast comprende Fabrizio Bentivoglio nei panni dello scrittore, mentre Valeria Bruni Tedeschi ha il ruolo della moglie Antonietta Portulano, Giancarlo Commare, Aurora Giovinazzo e Michelangelo Placido quelli dei figli Stefano, Lietta e Fausto.
Siamo nel 1934. In treno verso Stoccolma, dove riceverà il premio Nobel per la letteratura, Luigi Pirandello rivive il fascino e la magia dei personaggi che hanno popolato la sua vita e ispirato la sua arte e capolavori come “Sei personaggi in cerca d’autore”, “I giganti della montagna” “Così è (se vi pare)” o il romanzo “Il fu Mattia Pascal”. Davanti al suo sguardo passano i fantasmi di un’intera esistenza: la follia della moglie, incapace di comprendere e accettare la scelta di vita di un artista predestinato; il burrascoso legame con i figli, schiacciati dal genio paterno e per questo incapaci di volare con le proprie ali; il controverso rapporto con il fascismo; lo scandalo del suo teatro, sovversivo e troppo moderno per il perbenismo borghese; il sogno di un amore assoluto per Marta Abba, la giovane attrice eletta a sua musa ispiratrice in un’inestricabile compenetrazione fra arte e vita. “Eterno visionario” racconta infatti una fase della vita di Pirandello per rivelarne il mondo emotivo, l’umanità, le passioni, le ossessioni e l’esistenza più intima intrappolata fra l’amore dirompente e impossibile per Marta e il burrascoso rapporto con la dolorosa malattia della moglie Antonietta. Un racconto che si dipana fra Roma, la Stoccolma dei Nobel, la Berlino dei cabaret e di Kurt Weill con il cameo di Ute Lemper, la Sicilia arretrata degli zolfatari e degli arcaici paesaggi. Per restituire il ritratto autentico e vivido, il tormento e la forza di un artista immenso, un implacabile, eterno visionario: un genio capace di trasformare in Arte la propria infelicità.