La visibilità di Crepet ricorda ed è pari solo a quella dei medici star del COVID, allora in quel momento, si cavalcava l’onda gigantesca della paura di morire, una fobia di massa che spinse la maggioranza degli Italiani a farsi iniettare vaccini sconosciuti pur di salvarsi da un virus, che forse li avrebbe colpiti, forse li avrebbe uccisi.
Il virus, quello che adesso è nuovamente e prepotentemente tra le masse e di cui non si parla quasi più. A pensare male si pensa bene e qualcuno aveva pensato bene pensando male. Il gioco di parole rende l’idea.
Lo sa bene anche lo psichiatra Crepet. Lui non cavalca la paura, ma certamente sa che i comunicatori che lo fanno attirano l’attenzione delle masse e riescono a farlo consigliando le soluzioni più disperate.
Peccato però che le loro provocazioni vengono lette come la bibbia da persone fragili e impaurite.
I genitori insicuri che non sanno come comportarsi con i figli, potrebbero lasciarsi andare a comportamenti estremi convinti di essere nel giusto ascoltando i consigli letti o ascoltati in rete.
Stessa problema si verifica in medicina con le auto medicazioni improvvisate e trovate sul web.
A questo punto parliamo dei titoloni che coinvolgerebbero il Dott. Crepet, che spiega quanto sarebbe opportuno mandare gli studenti a laurearsi a 450 km da casa.
Immaginiamo un po’, “papà vorrei iscrivermi all’università di lettere qui a Genova”, “va bene figlia, ma non rompere il belino e vattene a Palermo”. “Mi aiuti con la retta?”, “esci di casa e vattene a lavorare”.
Sorrido al pensiero 😂 non solo per la scena che ho immaginato, ma anche per quelle persone che pensano che oggi un universitario possa veramente, lavorare part-time, pagarsi una stanza, la retta universitaria e tutto quello che serve per andare avanti senza morire di fame o lasciare che i denti marciscono per mancanza di soldi destinati alle cure.
Siamo in Italia! di cosa stiamo parlando? Non ci sono posti di lavoro, per curare una carie devi pagare il ticket e aspettare 3 mesi per darti vedere la prima volta. I libri costano lira di Dio.
I figli, cresciuti liberamente, cioè senza particolari ingerenze esterne alla famiglia, maturano unici nel loro carattere e nel loro essere, proprio perché educati senza regole conformi, con il semplice ricorso al buon senso e alle esperienze familiari.
Menomale che mio fratello non lo conosce e non teme di coccolare e seguire i suoi figli fino alla nausea.
Mio nipote, vissuto al fianco del padre, oggi vanta una sfilza di trofei, nella lotta libera, guadagnati in giro per il mondo. È attenzionato dalla nazionale non c’è paese estero che non abbia visitato, solo o con gli amici, per divertirsi, fare sport e nuove esperienze.
Nessuna dipendenza, fumo, droga, donne, e nemmeno lo sport. Adolescenza? Sui tatami.
Se può allenarsi, bene, diversamente salta, ovvio che il ritmo è quello di un fuori classe. Ah, un piccolo dettaglio, mio fratello non aveva interesse per la lotta, si è semplicemente limitato ad assecondare una curiosità del figlio e ad affiancarlo in tutti i suoi passi, quindi non rompiamo i le scatole con la storia che i genitori obbligano i figli a fare ciò che non sono riuscito a fare loro.
Non è cresciuto a “450 km dalla cucina della famiglia”, ma a gomito a gomito con papà, mamma, fratelli 😂
Genitori lontani da scuola, ragazzi obbligati “per legge”, ad “iscriversi all’università a 450 km di distanza dalla cucina”, avrebbe dichiarato Crepet, “se io fossi ministro…” una frase che avrebbe fatto trapelare il desiderio per cui si è dato al palco? un messaggio di disponibilità?
Certo, oggi per diventare politico serve sparare frasi forti, apparentemente rivoluzionarie e dimostrare una certa capacità di aggregare “seguaci”, seguaci che “cliccano” sul tuo nome nella scheda elettorale e portano tanti “likes”al partito.
Il buon Crepet lo sa bene, anche questo.
Se il motivo dei suoi interventi e delle apparizioni su Google fosse l’ambizione politica? ci può stare, ma per quale motivo i ragazzi dovrebbero laurearsi a 450 km da casa?
D’accordo con le sparate, ma non esageriamo, tanto Google è un motore di ricerca libero, che propone in prima pagina qualunque cosa.
Lui che allontanerebbe i ragazzi dalle famiglie e proporrebbe una loro massima istituzionalizzazione, dove vuole arrivare? – sempre che queste frasi siano state dette veramente da lui.
Queste idee che a mio personale avviso sono “bizzarre” ed “estreme”, ripeto “personale avviso”, cosa vogliono dire?, chi lo consiglia? è veramente tutta farina suo suo sacco?
Magari potrebbe trattare argomenti diversi, tipo la pari dignità , e presenza, con i figli, tra genitori separati.
Potrebbe lavorare sulla questione scuola e magari sottolineare che i giovani vengono caricati assurdamente di compiti, che non hanno tempo per la famiglia e che nelle scuole dovrebbero esserci le telecamere.
Che i genitori invece di mollarli al loro destino dovrebbero seguirli un pochino di più, ed evitare di dare la colpa al fantasma dell’ adolescenza quando le loro trascuratezza provoca dei danni!
Spesso i genitori non sanno nemmeno che i figli fumano, che si fanno km di canne e che hanno già una vita di coppia.
Sono più attenti ai cellulari, alle relazioni extraconiugali che ai giovani.
Di idee per il dottore potrebbero essercene tante, sempre che lui voglia veramente fare il ministro.
Ai posteri l’ardua sentenza.
Dott. Guglielmo Bonanno